15 marzo 2012
L'ironico toscano
Una delle eredità lasciate da Mourinho in Italia è quella che ha colpito gli allenatori di serie A davanti alle telecamere, cioè la voglia di accaparrarsi un titolo tutto per loro pur non avendo neanche lontanamente le capacità dialettica e l'intelligenza del portoghese. Mentre Mourinho riusciva sempre e comunque a catalizzare l'attenzione su di lui e su quello che diceva, non risultando mai banale e poco preparato, questi improvvisati protagonisti sono spesso poco credibili e largamente ridicoli. Mi riferisco in particolare a Massimiliano Allegri, bravo allenatore questo non lo metto in dubbio, capace di dare una svolta alla sua carriera al Milan vincendo uno scudetto di cui gli va attribuita una buona parte grazie a scelte tattiche giuste al momento giusto. Quello che non convince di Allegri, appunto, è come sta giocando la sua partita davanti alle telecamere. Sovraesposto dalle polemiche delle ultime settimane tra Milan e Juventus ha deciso di impersonare il ruolo del superiore a diatribe così poco signorili, giocandosi la carta della simpatia. Peccato che però la simpatia non sia tale se viene puntualizzata dallo stesso ogni due parole, con il suo mantra "Sono toscano e uso l'ironia" che ci è ormai venuto alla noia perchè se uno è spiritoso ed ironico non lo è certo perchè lo ripete ogni 30 secondi. La sensazione è che Allegri stia svolgendo un ruolo non suo, non abituati ai riflettori mediatici della polemica che imperversano in tv, ha cercato di strafare dichiarandosi superiore, ironico e toscano (non ce lo dimentichiamo mi raccomando...) puntualizzando che lui, a differenza di altri, non parla di arbitri, salvo poi essere il primo a parlare dei torti subiti dal suo Milan. In occasione del gol di Muntari infatti l'allenatore rossonero si è trattenuto giustamente nella sera stessa, cercando di sembrare un simpaticone, sicuramente rinvigorito dalla grande prova della sua squadra. Dopodichè ha tirato fuori in continuazione il discorso Arbitri-Juve in ogni occasione possibile, arrivando anche a dire nella stessa intervista che lui non parla di torti ed errori arbitrali ma che il gol di Muntari potrebbe risultare decisivo poi ai fini della classifica, una chiara ed evidente contraddizione. Allegri è infatti il classico furbo che vuole passare per quello che non si lamenta, che è educato e quindi si sente superiore a chi va davanti ai microfoni delle tv a lamentarsi dei torti arbitrali, salvo poi farlo anche lui col sorriso sulle labbra e ricordando che se la mettiamo sull'ironia lui è bravo poichè toscano. Ma in realtà tutto ciò non fa che dimostrare il suo limite, ovvero non è adatto a fare il polemico o il superiore davanti alle telecamere, è sicuramente un buon allenatore negli spogliatoi ma dovrebbe limitarsi a questo ruolo poichè finchè è al Milan gode di una sorta di riverenza nelle interviste pubbliche e può permettersi tutto o quasi ma quando non avrà l'appoggio di una potenza come i rossoneri alle spalle, quello che crede il suo punto di forza diverrà il suo più grande limite.
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